Come sono state inventate le slot machine

La storia delle slot machine, come per tanti altri giochi d’azzardo popolari, è certamente affascinate e ricca di aneddoti. Si è però dovuto faticare per risalire con certezza all’inventore di queste macchine, oggi proposte in tanti modelli diversi, moderni e dai jackpot particolarmente ricchi.

Come vedremo in questo approfondimento di Giochi del Titano, per trovare il primo gioco simile alle attuali slot bisogna fare un salto indietro nel tempo fino al 1895: quell’anno a San Francisco venne realizzata la cosiddetta Liberty Bell, strumento a quanto pare creato dal meccanico bavarese Charles Fey e ispirato a uno dei simboli più celebri della guerra d’Indipendenza e degli Stati Uniti d’America.

Charles Fey: l'inventore delle slot machine

La storia delle slot machine è legata a doppio filo al nome di Charles Fey, sedicesimo figlio di una umilissima famiglia tedesca. Nato nel 1862, fu spinto proprio dalle condizioni precarie della sua famiglia di origine a cercare fortuna fin da giovanissimo fuori dalla Germania. Charles, arrivato prima in Francia e dopo in Inghilterra, deciderà di concentrare i suoi sforzi in America, dove si trasferirà all’età di 23 anni.

Qui in un primo momento si stabilisce in California, dove viene assunto dalla Electric Work Company. È in questo periodo che ha l’intuizione di creare la prima slot machine della storia, un colpo di genio che gli cambiò la vita per sempre nel giro di appena un anno. Il gioco inventato da Frey ebbe un enorme successo negli USA, tanto che si convinse a fondare una fabbrica di slot insieme all’amico Theodore Holtz.

La Liberty Bell

La slot machine di Charles Fey era la Liberty Bell, dedicata ad una maestosa campana di Philadelphia forgiata a Londra e arrivata negli Stati Uniti nel 1752, oggi simbolo della libertà americana. Su un lato della Liberty Bell di Fey è visibile proprio la figura di una campana in ferro, mentre la struttura è completamente in legno.

All’interno della scocca esterna, solo in seguito sostituita da una sottile lamiera, troviamo tre rulli e cinque simboli, vale a dire i simboli delle carte francesi e un ferro di cavallo, emblema della fortuna. A quei tempi esisteva solo una linea vincente, ed era presente una leva che veniva utilizzata per azionare il meccanismo della slot, completamente meccanica.

La prima slot machine: un bandito con un braccio solo

In molti non videro di buon occhio l’incredibile successo che le slot machine avevano guadagnato in territorio americano. Le slot, per via della presenza della leva per azionarla, vennero così soprannominate “banditi con un braccio solo“, e accusate di rubare soldi alla gente.

Eppure, moltissimi ne apprezzarono subito l’adrenalina e l’immediatezza, nel tentativo di accaparrarsi facili guadagni. All’inizio le slot machine non potevano elargire soldi, e pagavano quindi in caramelle. Con il passare del tempo, le caramelle sono rimaste come uno dei simboli più noti di questo gioco, per essere però sostituite dai premi in denaro.

Evoluzione e storia delle slot machine

I ricchi jackpot delle slot machine successive a quella di Charles Fey hanno contribuito a renderle un gioco popolarissimo non solo in America, ma anche in tutti gli altri continenti. Contro ogni aspettativa del meccanico bavarese dalle umilissime origini, la sua Liberty Bell intrattiene ancora oggi tantissimi appassionati, essendosi evoluta in tanti modelli diversi che ne hanno aumentato incredibilmente la portata.

La prima slot machine elettrica

Nella storia delle slot machine, e nella sua evoluzione, un capitolo importante non può che essere dedicato alla prima slot elettrica. Ad inventarla e immetterla sul mercato è stata la Bally Manufacturing, azienda americana fondata nel 1939 e rimasta fino al 1996 tra i leader mondiali nella produzione di slot machine.

La Bally Manufacturing ha dunque il merito di aver realizzato la prima slot machine elettrica, chiamata Honey Money. La macchina si presentava come una slot elettromeccanica, un mix tra componenti meccanici tipici della Liberty Bell ed elementi elettrici, che automatizzavano alcuni passaggi. Per fare un esempio, uno dei primi modelli ad apparire nelle sale da gioco permetteva di pagare autonomamente fino a 500 gettoni, senza che fosse necessario l’intervento di un addetto.

Dagli anni ’80, poi, le slot sono diventate ancora più attraenti: la “rivoluzione elettrica” introdusse chip, maggiore velocità e grafica più evoluta; poi sono arrivati i pulsanti, in grado di sostituire le leve grazie a specifici algoritmi per la generazione di numeri casuali. Oggi le slot machine rappresentano una buona parte dell’offerta delle case da gioco. La Giochi del Titano mette a disposizione dei propri clienti nelle sue sale le migliori e più performanti novità nel campo delle slot machine. La sala Romeo presenta attualmente 240 slot suddivise fra le principali marche mondiali, ma anche di interessanti brand emergenti. Buona parte delle macchine sono di ultima generazione, e molte sono dotate di invitanti jackpot.

La prima slot machine video

Infine, la storia delle slot machine si conclude con l’avvento delle video slot, tra le più popolari nelle sale gioco virtuali. La prima slot machine video venne creata nel 1975 da Walt Fraley, che decise di chiamarla Fortune Coin.

La grande differenza con i modelli precedentemente in commercio era l’assenza completa di rulli reali e parti meccaniche, con il movimento realizzato con una simulazione software sullo schermo. Il brevetto della Fortune Coin e delle video slot venne successivamente acquistato dall’International Gaming Technology (IGT), tutt’oggi un gigante nel settore dei software provider.

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